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DALL’AQUILA AL GIGLIO

DALL’AQUILA AL GIGLIO

Battaglie e amori, intrighi e veleni

«Di quel mondo che avevo scoperto
restavano gli appunti che avevo preso
e il ricordo di un dolce e accattivante sorriso…».


Felice Abbondante
Formato:Formato 150 x 210
Pagine 304
978-88-7937-715-7
€ 15,00


La Storia, per il tramite di un lontano mondo fortuitamente rivelato dalle polverose carte di una nobile siciliana, rivive nella potenza immaginativa di Felice Abbondante e nella sua scrittura, dal ritmo avvincente e appassionante.
Tra stocchi e mazze ferrate, cavalli, vessilli e spade, arcieri, frombolieri, damaschi e stracci, gli eventi si rincorrono dai polverosi campi di battaglia del 1266, su cui il nobile Manfredi e i suoi Saraceni pagheranno con la vita la difesa del loro Meridione multiculturale e multireligioso, ai chiaroscurali e infidi appartamenti reali della casata angioina, la nuova conquistatrice del Mezzogiorno.

«Qualcuno che ha letto il mio scritto ha detto che è un romanzo al femminile; potrebbe essere vero», dice l’autore che, con sorprendente capacità d’introspezione psicologica, ci racconta un tormentato periodo storico attraverso «la dolcezza dell’animo, l’amarezza dell’odio e la capacità di fingere e infine tramare». La sua voce narrante sa tanto strisciare mediocre tra le lingue ciarliere e pettegole di popolo e di corte quanto elevarsi sublime tra i voli delle accorate fantasie d’amore e sacrificio di Elena, moglie di Manfredi, così come delle audaci ma sfortunate azioni dell’orgogliosa Fatima.

Un poderoso romanzo, che narra una fase critica della nostra storia nazionale: il passaggio dal predominio svevo a quello angioino; un secolo ricco di «battaglie, amori, intrighi e veleni», come recita il sottotitolo.
Lungo la linea temporale che intercorre tra l’aquila sveva e il giglio angioino, si stagliano una molteplicità di personaggi, diversi per età, caratteri, forza, interessi, andando ad arricchire il dramma corale che attanagliò la nostra penisola.

Felice Abbondante è nato a Sant’Arsenio, in provincia di Salerno, ma ha sempre vissuto a Napoli.
Dopo gli studi economici, ha conseguito il dottorato in Ottica fisiologica.
È stato funzionario di direzione del Banco di Napoli e attualmente amministra l’azienda di famiglia.
È Cavaliere dell’Ordine Costantiniano.


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