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IL GAROFANO TURCO

IL GAROFANO TURCO

«Chi non sa ricordarmi sarà dimenticato».

Il garofano turco è una macchina a forma di fiore, di solito utilizzata per ritrovare l’ineguagliabile profumo di un amor perduto.


Michele Rak
Formato:Formato 140 x 210
Pagine 248
978-88-7937-738-6
€ 14,00


I suoi ingranaggi sono composti da stanze con luminosi paesaggi, intarsiate con pietre dure, decorate con dettagli piccanti, e vanno percorse con cautela: dai panorami abbacinanti del petalo al biancore della linfa che sprofonda nel buio della terra.
Il visitatore, il signor Ka – che ha il nome del genio egizio della forza vitale – ha provato invano a fare uso di minimi strumenti apparentemente adatti ai ricordi: penne, carte, astrolabi, tazzine di caffè, sguardi. Scopre in queste stanze come sia possibile rivedere scene forse vissute, forse immaginate e inevitabilmente svanite.
Le stanze sono state distrattamente arredate da architetti di labirinti e di giardini, da pittori di miti e da artigiani della porcellana, da calligrafi e da fotografi, da inventori di orologi e da filosofi dell’oblìo. È necessario attraversarle di corsa, in un’ora.
Si consiglia di non prolungare a lungo questo viaggio attraverso le loro aeree architetture.
Quando si crede di ricordare quello che è stato smarrito, se ne perdono gli ultimi frammenti. Man mano che si penetra il ricordo si avverte l’inesorabile vento dell’oblìo.

Michele Rak scrive saggi e romanzi su soggetti enigmatici – lo sguardo, il gusto, la fantasia, l’oblìo, che cambiano giorno per giorno la nostra vita – su alcuni generi che regolano il mutamento – la fiaba, la festa, le icone, la moda, il divertimento – su città indimenticabili (Napoli gentile, Il Mulino, 1994) e corpi immaginari (La Venere perduta, Salani, 2010).

Dal 2012 è uno dei 13 Esperti Indipendenti del Parlamento Europeo con il compito di selezionare i siti che i Paesi propongono come luoghi e momenti dell’identità e del patrimonio europeo (EHL-European Heritage Label-Brussels).
Storico della cultura, ha ricostruito alcuni dei testi del Barocco italiano e napoletano. Analista del mutamento e specialista dei linguaggi iconici, studia le immagini e i corpi nell’ottica delle arti dell’emergente società planetaria e dei loro rapporti con le trasformazioni sociali.
Ha realizzato il Virtual Museum of Photography (2003, UE-Regione Abruzzo) e il Museo della Lana; ha coordinato un progetto sulla comunicazione radiotelevisiva Rai-Treccani (1989-1990); ha fondato e diretto l’Osservatorio permanente europeo sulla lettura e la Scuola di dottorato di ricerca in Scienze del testo (2000-2010).
I suoi libri sono stati pubblicati da Arnoldo Mondadori, Bruno Mondadori, Il Mulino, Einaudi, Feltrinelli, Garzanti, Marsilio e Salani.


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